Il 16 ottobre di ogni anno in tutto il mondo si celebra la giornata mondiale dell’alimentazione. Una ricorrenza istituita nel 1979 dai paesi membri della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, per ricordare la fondazione dell’organizzazione, il 16 ottobre 1945 in Canada.
La giornata, osservata oggi in 150 nazioni, mira a sensibilizzare sulle problematiche della povertà, della fame e della malnutrizione nel mondo, sulla sicurezza alimentare e per diffondere diete nutrienti per tutti. L’obiettivo principale è incoraggiare le persone e i governi ad agire.
I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova in particolar modo i più poveri, molti dei quali sono contadini, pescatori e agricoltori, colpiti duramente da disastri ambientali e siccità o da instabilità politiche e conflitti che li spingono ad abbandonare le proprie terre.
Ecco perché una soluzione alla crisi alimentare passa, oggi più che mai, dalla gestione intelligente e sostenibile dei terreni.
Malnutrizione, povertà e sicurezza alimentare sono problemi che oggi affrontano, oltre ad ostacoli già noti e mai risolti, anche sfide nuove, come quella dei cambiamenti climatici, con sempre più frequenti disastri ambientali legati al clima, siccità e aumento delle temperature; quella della crescita costante della popolazione mondiale (si stima che nel 2050 sulla Terra saremo 9,6 miliardi!) e quella dei conflitti e dell’instabilità politica, che spingono molte persone a migrare, abbandonando le proprie case e i propri terreni.
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