Archivi autore: Associazione Alegria

Scongiurare il lavoro minorile con un sostegno alle nostre scuole nelle Filippine

Lo sfruttamento del lavoro minorile è ancora uno dei maggiori rischi per l’infanzia nel mondo.
Anche nelle Filippine, dove opera l’Associazione Alegria, il rischio è da ‘alto’ a ‘estremo’, come mostra la cartina qui riportata [fonte Actionaid].

Nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa: sostenendo il nostro Progetto Scuola, potete convincere molte famiglie delle province di Alegria e Moalboal, sull’isola di Cebu, a iscrivere i propri bambini a scuola invece che a sfruttarne il potenziale guadagno come lavoratori o mendicanti di strada. I risultati ottenuti in 6 anni di azioni sul territorio ci hanno dato ragione.

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Una guida ai diritti dei bambini rivolta alle imprese

Cambiare le proprie politiche aziendali con un occhio ai diritti dei bambini a livello globale.
Un utile strumento ad uso delle imprese, che consigliamo caldamente, per controllare e superare i maggiori rischi conosciuti a carico dell’infanzia nel mondo: sfruttamento del lavoro minorile, impatto ambientale, sicurezza e protezione online.

“Aiutare le aziende a individuare l’impatto delle loro azioni e delle loro politiche sulle vite dei più piccoli a livello globale: è questo l’obiettivo dell’Atlante 2018 dei diritti dei bambini e delle imprese, piattaforma online lanciata da Unicef e Global Child Forum che mostra indici, mappe interattive globali, analisi e dati di Paesi e scenari del settore industriale.

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In sostegno all’integrazione in Ticino

Anche quest’anno, l’Associazione Alegria rinnova la sua collaborazione con il Festival Il Maggiolino – teatro, danza, arte e musica per la prima infanzia, con un aiuto a centri di socializzazione e asili nido che riuniscono bambini di diverse etnie, immigrati in Ticino.

L’aiuto, interamente e privatamente finanziato dai soci di Comitato dell’Associazione, è inteso come aiuto all’integrazione, ma anche alla formazione personale dei bambini, già svantaggiati a volte da un percorso di vita difficile, dovuto magari ad un trascorso tragico nel proprio paese e non da meno alla non facile condizione di migranti in un paese straniero.

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Alimentazione, povertà e le nuove sfide dei cambiamenti climatici

Il 16 ottobre di ogni anno in tutto il mondo si celebra  la giornata mondiale dell’alimentazione. Una ricorrenza istituita nel 1979 dai paesi membri della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, per ricordare la fondazione dell’organizzazione, il 16 ottobre 1945 in Canada.

La giornata, osservata oggi in 150 nazioni, mira a sensibilizzare sulle problematiche della povertà, della fame e della malnutrizione nel mondo, sulla sicurezza alimentare e per diffondere diete nutrienti per tutti. L’obiettivo principale è incoraggiare le persone e i governi ad agire.

I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova in particolar modo i più poveri, molti dei quali sono contadini, pescatori e agricoltori, colpiti duramente da disastri ambientali e siccità o da instabilità politiche e conflitti che li spingono ad abbandonare le proprie terre.
Ecco perché una soluzione alla crisi alimentare passa, oggi più che mai, dalla gestione intelligente e sostenibile dei terreni.

Malnutrizione, povertà e sicurezza alimentare sono problemi che oggi affrontano, oltre ad ostacoli già noti e mai risolti, anche sfide nuove, come quella dei cambiamenti climatici, con sempre più frequenti disastri ambientali legati al clima, siccità e aumento delle temperature; quella della crescita costante della popolazione mondiale (si stima che nel 2050 sulla Terra saremo 9,6 miliardi!) e quella dei conflitti e dell’instabilità politica, che spingono molte persone a migrare, abbandonando le proprie case e i propri terreni.

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