Un viaggio ricco di emozioni
Nel novembre del 2011, tre amici ticinesi, Donald, Fabiano e Nicolas, decidono di concedersi una vacanza fra amici in uno di quei luoghi che è considerato uno dei paradisi in terra, dove poter fare immersioni subacquee in acque limpide e trovare un po’ di relax: le Filippine. Le loro aspettative non vengono certo smentite, vista la bellezza dei luoghi e la ricchezza della fauna sottomarina, ma non trovano solo una natura meravigliosa…
Durante il soggiorno nelle municipalità di Moalboal e Alegria, infatti, si accorgono anche dell’importante stato di povertà in cui versa gran parte della popolazione in tutta la zona visitata (isola e provincia di Cebu)…
Le case sono perlopiù semplici capanne di legno, spesso sconquassate a causa dell’ultimo uragano e non sistemate per mancanza di mezzi e materiali. La povertà dilagante non permette a molte famiglie di mandare i figli nemmeno alla scuola primaria e così i bambini vagano per le strade vendendo souvenir e chiedendo l’elemosina ai turisti. Le giovani ragazze adescano i turisti e tengono loro compagnia durante il soggiorno, in cambio di qualche spicciolo e qualche pasto. Molte di loro hanno diversi figli, i cui padri sono spesso diversi (turisti, sconosciuti…).
Con pochi soldi a disposizione, anche il cibo è scarso. Un giorno, durante la vacanza, alcuni ragazzini si sono avvicinati ai nostri tre amici per rubare alcuni resti di cibo avanzato dagli zainetti… accortisi, i nostri hanno offerto loro da mangiare, ma i loro cuori sono pervasi dalla triste sensazione di aver versato una goccia minuscola in un oceano di disperazione.
La scarsità nutrizionale di una dieta povera e arraffata di fortuna qua e là, si riflette sulla salute della popolazione. Molti dei bambini incontrati erano visibilmente denutriti e spesso manifestavano segni evidenti di malformazioni genetiche che pensiamo evitabili se le madri prima e durante la gravidanza avessero potuto avere accesso ad una sana e costante alimentazione per sé e per i piccoli.
A vacanza conclusa, i tre ticinesi tornano a casa con lo zaino pieno di nuovi incontri, regalini semplici fatti con il cuore, abbracci, risate, calore umano e nuove amicizie e si promettono di fare quello che potranno per aiutare gli amici di Alegria e Moalboal.
L’idea: un’associazione interamente indipendente e autofinanziata, basata sul lavoro di soli volontari e che aiuti i locali a rimettersi in piedi sulle proprie gambe e con i propri mezzi, senza importare un preteso ‘sapere superiore’ occidentale ma usando le risorse disponibili in loco e così migliorando anche le forme di commercio e produzione locali, aumentando anche le possibilità di lavoro per capi famiglia e donne sole.
L’Assemblea costituente
Il 22 febbraio 2012 viene indetta la prima assemblea generale, volta a costituire la nuova associazione e delinearne le basi d’azione sulle proposte formulate dal comitato, formato dai tre giovani proponenti.
L’assemblea modifica e approva lo Statuto, documento costitutivo dell’Associazione Alegria, così nominata in onore della municipalità che ha dato spunto alla sua creazione.
(NdR: lo statuto è liberamente consultabile da tutti in occasione di ogni assemblea generale e può essere richiesto al presidente in ogni momento da chiunque sia interessato a divenire socio).
La ‘costituente’ approva la creazione di un’associazione volta ad aiutare le popolazioni delle Filippine nelle municipalità di Alegria e Moalboal, inizialmente con i seguenti progetti:
- collaborazione con l’ospedale locale, ufficializzata con la firma di un Collaboration Agreement. L’associazione offrirà un aiuto puntuale per particolari casi di bambini con malattie o malformazioni importanti, che non possono permettersi le cure e che non hanno copertura sanitaria da parte dello stato.
- collaborazione con alcune scuole locali per fornire pasti e materiali scolastici
Il Comitato Direttivo (CD), organo deputato alla supervisione di tutti i progetti e all’approvazione di ogni nuovo progetto e singolo credito devoluto, è così composto:
- Donald Dericci, presidente
- Fabiano Dericci, vicepresidente
- Nicolas Hurrell, membro di comitato
I tre membri di comitato controllano e approvano l’operato dei volontari in loco: inizialmente, due volontarie conducono e seguono i progetti. Una responsabile per i progetti generali (aiuti puntuali a persone indigenti in caso di bisogno straordinario) e una vice per i progetti sanitari. In particolare quest’ultima, infermiera responsabile di reparto dell’ospedale locale, sottoporrà al comitato direttivo dell’Associazione i casi da valutare.
Almeno un membro di CD, almeno una volta l’anno, si recherà in loco a controllare i progetti e verificare la necessità di modifiche o ampliamento degli stessi. L’annuale ‘sopralluogo’ è interamente a carico privato del membro e non utilizza i fondi dell’Associazione.
Organo esecutivo dell’associazione è il Comitato Organizzativo. Composto da un numero vario e non limitato di soci e simpatizzanti, il comitato organizza eventi di beneficienza e/o mette a disposizione le proprie abilità per la raccolta di fondi.
Sono proposte bancarelle informative, la vendita di prodotti artigianali creati dai soci e regalati all’associazione (che devolverà così l’intero ricavato della loro vendita ai progetti), in futuro altri eventi volti a raccogliere fondi.
Alcuni soci offrono subito le loro abilità a fondo perso in favore dell’Associazione:
Vladimiro Sciammarella si offre come revisore dei conti, Manuel Donati creerà il sito internet e il logo.
Viene infine deciso che l’Associazione non si iscriverà al registro di commercio. Questo passo, sebbene ritenuto un aiuto alla diffusione, viene scartato a causa dei costi: 490 CHF per l’iscrizione dell’associazione e delle 3 firme del Comitato Direttivo.
Unici costi dell’associazione saranno quindi la tenuta di un conto bancario e le tasse di invio del denaro tramite servizio esterno.
Si stabilisce che la quota di socio dell’Associazione sia di CHF 100.- annui.
In conclusione – avvertenza
Ci rendiamo conto che questi articoli di ‘servizio’ sono un po’ noiosi, ma siamo convinti che siano un esercizio di completa trasparenza da parte nostra nei confronti dei nostri soci.
Certo, chiunque si rechi ad una delle nostre assemblee annuali avrebbe prova tangibile di questa trasparenza totale: i conti vengono presentati in dettaglio e in dettaglio vengono spiegati i progetti finanziati, cosicché si abbia certezza che ogni singolo centesimo versato dai soci arrivi dove deve arrivare. Non smetteremo mai di ripeterlo, ma siamo orgogliosi di questo. Siamo inoltre certi che questi resoconti possano essere utili e di aiuto a chi desidera conoscerci meglio.